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L’occhio dell’osservatore

Carlaccini in azione (Dal suo profilo Instagram)

L'occhio dell'osservatore, Rubriche

Scheda Samuele Carlaccini

di Roma Youth

9 Giugno 2024
2 min lettura
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Tommaso Baldanzi: step di crescita

Come spesso capita, per diversi nuovi acquisti c'è un'esaltazione immediata, che spesso oltrepassa la realtà. Anche per Baldanzi, a tratti, c'è stato dell'entusiasmo piuttosto immotivato, soprattutto nei primi mesi. Forse anche grazie a un atteggiamento del ragazzo, comunque, sempre positivo: piace vedere un giovane, con tecnica, che ci mette l'anima nel vincere dei duelli, che spesso possono risultare problematici per una fisicità, in ogni caso, limitata. È comprensibile che Baldanzi risulti anche un giocatore "simpatico".

Detto ciò, Baldanzi, da ragazzo intelligente, in questi mesi si sta perfezionando sul campo e sta ritrovando, anche, la brillantezza dei giorni migliori. Il punto di forza, che contrasta il limite fisico, è sicuramente la capacità di abbinare tecnica e applicazione. Baldanzi gioca ogni possesso con intelligenza e attenzione, anche senza palla, per quanto possibile, non demorde, combattendo come un gregario affamato, pur essendo, per natura, un fantasista.
Nonostante, sulla carta, risulti più limitato di altri profili: Baldanzi sta smentendo ciò con i fatti.
La gara da titolare contro l'Athletic Bilbao deve essere un primo mattoncino verso un definitivo salto di qualità.

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Tommaso Baldanzi: step di crescita Come spesso capita, per diversi nuovi acquisti c'è un'esaltazione immediata, che spesso oltrepassa la realtà. Anche per Baldanzi, a tratti, c'è stato dell'entusiasmo piuttosto immotivato, soprattutto nei primi mesi. Forse anche grazie a un atteggiamento del ragazzo, comunque, sempre positivo: piace vedere un giovane, con tecnica, che ci mette l'anima nel vincere dei duelli, che spesso possono risultare problematici per una fisicità, in ogni caso, limitata. È comprensibile che Baldanzi risulti anche un giocatore "simpatico". Detto ciò, Baldanzi, da ragazzo intelligente, in questi mesi si sta perfezionando sul campo e sta ritrovando, anche, la brillantezza dei giorni migliori. Il punto di forza, che contrasta il limite fisico, è sicuramente la capacità di abbinare tecnica e applicazione. Baldanzi gioca ogni possesso con intelligenza e attenzione, anche senza palla, per quanto possibile, non demorde, combattendo come un gregario affamato, pur essendo, per natura, un fantasista. Nonostante, sulla carta, risulti più limitato di altri profili: Baldanzi sta smentendo ciò con i fatti. La gara da titolare contro l'Athletic Bilbao deve essere un primo mattoncino verso un definitivo salto di qualità.

2 giorni ago

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1/9

Marco Litti: la resilienza dei forti

Un ragazzo della Primavera che va particolarmente apprezzato è Marco Litti, terzino sinistro classe 2006 che, negli anni, sta mostrando la capacità di andare oltre gli ostacoli che la vita mette davanti. Anche nella sfera calcistica. In una sola parola: resilienza.

Litti arriva alla Roma in U15 dal Lecce, dove era un talentuoso esterno offensivo che la Roma aveva potuto apprezzare, soprattutto, nel Memorial Halima Haider U14.
La prima stagione con la lupa sul petto si interrompe presto, per tutti, a causa dello stop COVID.
In U16 si riparte e, sotto la gestione Falsini, si intuisce il potenziale di Litti, come esterno a tuttafascia o anche terzino, comunque arretrando il raggio di azione, per sfruttare di più i suoi mezzi atletici, sulla corsia sinistra. Così Litti disputa una stagione U16 ad altissimi livelli, ricevendo pure la chiamata della Nazionale.

In U17, però, arriva lo stop, proprio nel suo momento di massimo splendore. Un lungo infortunio lo tiene ai box quasi per tutta la stagione e, inevitabilmente, rallenta la sua ascesa, tenendo conto pure della contemporanea esplosione di Reale in U17.
In U18 Litti può ritrovare campo e fiducia, ma la scelta di tenere Oliveras e Ienco in Primavera, costringe, spesso, Reale a scendere in U18 e, nel contempo, Litti dà qualche segnale di ripresa, ma non completamente.
Quindi arrivati allo step Primavera, con il 2005 Ienco e i nazionali Reale e Cama, pure convocati nel ritiro estivo della prima squadra. Sembra, quasi, inevitabile l'uscita di Litti.
Invece mai arrendersi, Litti si riconquista tutto sul campo e step by step si sta ritagliando sempre più spazio, in una Primavera ricca di opzioni. La sua gamba, anche sul lungo, può essere una risorsa estremamente preziosa in una Primavera che ha diversi elementi con spunto più sul breve e alcuni monopasso.

La vita e lo sport gli hanno insegnato a non farsi schiacciare dagli ostacoli. Litti non demorde, non si arrende. Fortis cadere, cedere non potest.

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Marco Litti: la resilienza dei forti Un ragazzo della Primavera che va particolarmente apprezzato è Marco Litti, terzino sinistro classe 2006 che, negli anni, sta mostrando la capacità di andare oltre gli ostacoli che la vita mette davanti. Anche nella sfera calcistica. In una sola parola: resilienza. Litti arriva alla Roma in U15 dal Lecce, dove era un talentuoso esterno offensivo che la Roma aveva potuto apprezzare, soprattutto, nel Memorial Halima Haider U14. La prima stagione con la lupa sul petto si interrompe presto, per tutti, a causa dello stop COVID. In U16 si riparte e, sotto la gestione Falsini, si intuisce il potenziale di Litti, come esterno a tuttafascia o anche terzino, comunque arretrando il raggio di azione, per sfruttare di più i suoi mezzi atletici, sulla corsia sinistra. Così Litti disputa una stagione U16 ad altissimi livelli, ricevendo pure la chiamata della Nazionale. In U17, però, arriva lo stop, proprio nel suo momento di massimo splendore. Un lungo infortunio lo tiene ai box quasi per tutta la stagione e, inevitabilmente, rallenta la sua ascesa, tenendo conto pure della contemporanea esplosione di Reale in U17. In U18 Litti può ritrovare campo e fiducia, ma la scelta di tenere Oliveras e Ienco in Primavera, costringe, spesso, Reale a scendere in U18 e, nel contempo, Litti dà qualche segnale di ripresa, ma non completamente. Quindi arrivati allo step Primavera, con il 2005 Ienco e i nazionali Reale e Cama, pure convocati nel ritiro estivo della prima squadra. Sembra, quasi, inevitabile l'uscita di Litti. Invece mai arrendersi, Litti si riconquista tutto sul campo e step by step si sta ritagliando sempre più spazio, in una Primavera ricca di opzioni. La sua gamba, anche sul lungo, può essere una risorsa estremamente preziosa in una Primavera che ha diversi elementi con spunto più sul breve e alcuni monopasso. La vita e lo sport gli hanno insegnato a non farsi schiacciare dagli ostacoli. Litti non demorde, non si arrende. Fortis cadere, cedere non potest.

4 giorni ago

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2/9

Orgoglio giallorosso

Il sogno sarebbe sempre che i migliori vivaio Roma trovino sbocco e affermazione nella prima squadra giallorossa, ma, purtroppo, non sempre è possibile.
Può rimanere, però, l'orgoglio, oltre ai rimpianti, di aver allevato e tirato fuori uno dei migliori talenti, attualmente presenti, nel calcio italiano.
Riccardo Calafiori, alla prima da titolare in Premier, ha brillato, segnando un gran gol al Manchester City di Guardiola: biglietto da visita che pochi eletti possono presentare, giusto quei talenti "geneticamente" predisposti per il grande calcio, proprio come Calafiori.
In Premier brilla una giovane stella italiana dai colori giallorossi. 🟨🟥⚪

#Calafiori #ASRoma #Arsenal

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Orgoglio giallorosso Il sogno sarebbe sempre che i migliori vivaio Roma trovino sbocco e affermazione nella prima squadra giallorossa, ma, purtroppo, non sempre è possibile. Può rimanere, però, l'orgoglio, oltre ai rimpianti, di aver allevato e tirato fuori uno dei migliori talenti, attualmente presenti, nel calcio italiano. Riccardo Calafiori, alla prima da titolare in Premier, ha brillato, segnando un gran gol al Manchester City di Guardiola: biglietto da visita che pochi eletti possono presentare, giusto quei talenti "geneticamente" predisposti per il grande calcio, proprio come Calafiori. In Premier brilla una giovane stella italiana dai colori giallorossi. 🟨🟥⚪ #Calafiori #ASRoma #Arsenal

4 giorni ago

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3/9

Weekend giovanili: 3 vittorie su 3

U18: Milan-Roma 1-2 (Scacchi e rig.Sugamele)

Formazione
Marcaccini, Marchetti, Zinni, Terlizzi, Tesauro, Panico, Arduini, Lulli, Scacchi (Cinti), Morucci e Sugamele (Candido)

U16: Roma-Juve Stabia 2-0 (Guaglianone e Paul)

Formazione
Bouaskar, Milocco (Strata), Cioffi, Paul, Saviano, Giammattei (Galieti), Di Marino, Guaglianone (67 Proietti) Tombion (Zekaj), Susin (Russo) e Dal Bon

U15: Roma-Juve Stabia 1-0 (rig. Basile)

Formazione
Carta, Mattei (Di Benedetto), Cancedda, Alfei, Dattilo, Falasconi (Giannelli), Gargiulo (Mastropietro), Bartolini (Dos Santos), Presutti, Basile e Sperlonga

Foto Juve Stabia giovanili

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Weekend giovanili: 3 vittorie su 3 U18: Milan-Roma 1-2 (Scacchi e rig.Sugamele) Formazione Marcaccini, Marchetti, Zinni, Terlizzi, Tesauro, Panico, Arduini, Lulli, Scacchi (Cinti), Morucci e Sugamele (Candido) U16: Roma-Juve Stabia 2-0 (Guaglianone e Paul) Formazione Bouaskar, Milocco (Strata), Cioffi, Paul, Saviano, Giammattei (Galieti), Di Marino, Guaglianone (67 Proietti) Tombion (Zekaj), Susin (Russo) e Dal Bon U15: Roma-Juve Stabia 1-0 (rig. Basile) Formazione Carta, Mattei (Di Benedetto), Cancedda, Alfei, Dattilo, Falasconi (Giannelli), Gargiulo (Mastropietro), Bartolini (Dos Santos), Presutti, Basile e Sperlonga Foto Juve Stabia giovanili

5 giorni ago

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4/9

Intensità, uomo contro uomo e calcio verticale: Pisilli nel gioco di Juric

Debutta bene, con un netto 3-0 all'Udinese, la nuova Roma di mister Juric, tecnico che si può discutere extra campo, ma sul campo ha chiaramente l'abilità di concepire e trasmettere un' identità precisa, che ben si sposa con il calcio contemporaneo: gioco ad alto ritmo, tanti duelli uomo contro uomo e stop al noioso tiki taka improntato all'estetica, meglio il calcio verticale, fatto con qualità.

In questo nuovo spartito, Juric, con apprezzabile coraggio, ha dato subito fiducia al 2004 Niccolò Pisilli, prodotto del vivaio. E Niccolò ha risposto con l'ennesima prestazione convincente, tappa importante del suo percorso per entrare nelle rotazioni principali pure del nuovo mister. Anche in quella mediana a 2 che ha già provato a livello giovanile, ma ogni tanto lo ha messo in maggiore difficoltà; invece oggi sono arrivati segnali importanti, attraverso dinamismo, personalità e qualità. Nonostante la giovane età, la sua presenza in campo si è sentita, in una posizione delicata. Poi la tenuta fisica e la gestione degli interventi più imprudenti sono particolari sistemabili, soprattutto con l'esperienza.
Pisilli cresce bene e anche Juric sembra ben predisposto a valorizzarlo nel suo calcio. Avanti così.

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Intensità, uomo contro uomo e calcio verticale: Pisilli nel gioco di Juric Debutta bene, con un netto 3-0 all'Udinese, la nuova Roma di mister Juric, tecnico che si può discutere extra campo, ma sul campo ha chiaramente l'abilità di concepire e trasmettere un' identità precisa, che ben si sposa con il calcio contemporaneo: gioco ad alto ritmo, tanti duelli uomo contro uomo e stop al noioso tiki taka improntato all'estetica, meglio il calcio verticale, fatto con qualità. In questo nuovo spartito, Juric, con apprezzabile coraggio, ha dato subito fiducia al 2004 Niccolò Pisilli, prodotto del vivaio. E Niccolò ha risposto con l'ennesima prestazione convincente, tappa importante del suo percorso per entrare nelle rotazioni principali pure del nuovo mister. Anche in quella mediana a 2 che ha già provato a livello giovanile, ma ogni tanto lo ha messo in maggiore difficoltà; invece oggi sono arrivati segnali importanti, attraverso dinamismo, personalità e qualità. Nonostante la giovane età, la sua presenza in campo si è sentita, in una posizione delicata. Poi la tenuta fisica e la gestione degli interventi più imprudenti sono particolari sistemabili, soprattutto con l'esperienza. Pisilli cresce bene e anche Juric sembra ben predisposto a valorizzarlo nel suo calcio. Avanti così.

6 giorni ago

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5/9

Il coraggio di mettersi in gioco, che premia

Insieme fin da quando sono piccoli: Bove e Zalewski hanno percorso tanti anni, uno accanto all'altro, prima nel vivaio e poi, per qualche stagione, in prima squadra. Ma, per motivi diversi, per entrambi il futuro in giallorosso ha perso consistenza e si sono trovati a un bivio, determinante per ridare sprint alla carriera di ragazzi con ancora tanti anni calcistici davanti: rischiare di eclissarsi a Roma o reagire, con carattere, agli "imprevisti" che una carriera ti mette davanti.

Così, ora, la posizione di questi 2 ragazzi è quasi all'opposto: Bove si è messo in gioco fuori, accantonando un'inevitabile delusione per un addio che non rappresentava il giusto finale del suo percorso in giallorosso.
Zalewski, invece, sorprendentemente, nonostante la resa inferiore, si è ritrovato ad avere nuove chance nella Roma di De Rossi, per poi finire fuori rosa, dopo tanti casini di mercato tra rifiuti, in operazioni di mercato vantaggiose, e un contratto in scadenza che mette in grande difficoltà la Roma.

Ora Bove gioisce, si sta affermando come titolare nella Fiorentina, anzi come elemento di primaria importanza per il centrocampo viola. In una Fiorentina che con la coppia Gudmundsson-Kean potrà divertirsi parecchio in questo campionato, oggi il primo capitolo è il successo per 2-1 contro la Lazio.
E chissà che l'addio di Bove non diventi un rimpianto, anche imminente, per la Roma, visto il gioco ad alta intensità che Juric richiede. Ma in ogni caso liberarsi, con piacere, di una risorsa come Bove non sarà mai un'idea lodevole.

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Il coraggio di mettersi in gioco, che premia Insieme fin da quando sono piccoli: Bove e Zalewski hanno percorso tanti anni, uno accanto all'altro, prima nel vivaio e poi, per qualche stagione, in prima squadra. Ma, per motivi diversi, per entrambi il futuro in giallorosso ha perso consistenza e si sono trovati a un bivio, determinante per ridare sprint alla carriera di ragazzi con ancora tanti anni calcistici davanti: rischiare di eclissarsi a Roma o reagire, con carattere, agli "imprevisti" che una carriera ti mette davanti. Così, ora, la posizione di questi 2 ragazzi è quasi all'opposto: Bove si è messo in gioco fuori, accantonando un'inevitabile delusione per un addio che non rappresentava il giusto finale del suo percorso in giallorosso. Zalewski, invece, sorprendentemente, nonostante la resa inferiore, si è ritrovato ad avere nuove chance nella Roma di De Rossi, per poi finire fuori rosa, dopo tanti casini di mercato tra rifiuti, in operazioni di mercato vantaggiose, e un contratto in scadenza che mette in grande difficoltà la Roma. Ora Bove gioisce, si sta affermando come titolare nella Fiorentina, anzi come elemento di primaria importanza per il centrocampo viola. In una Fiorentina che con la coppia Gudmundsson-Kean potrà divertirsi parecchio in questo campionato, oggi il primo capitolo è il successo per 2-1 contro la Lazio. E chissà che l'addio di Bove non diventi un rimpianto, anche imminente, per la Roma, visto il gioco ad alta intensità che Juric richiede. Ma in ogni caso liberarsi, con piacere, di una risorsa come Bove non sarà mai un'idea lodevole.

6 giorni ago

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6/9

Non un singolo, ma un collettivo di talenti

Viene difficile evidenziare "solo" un singolo ragazzo in questa Roma Primavera di inizio stagione, perché raramente si è visto un livello medio così alto nell'organico giallorosso. Praticamente quasi tutta la titolare Primavera è composta da nazionali che rappresentano profili di rilievo anche in campo internazionale, dove non fanno le comparse, anzi.
Ma pure negli attuali cambi la Roma ha profili di ottima caratura, anche altri nazionali, che potranno mettere in difficoltà il mister, nel corso della stagione. C'è potenziale.
Inoltre dovrà rientrare un altro pezzo pregiato come Bah, che l'anno scorso ebbe un grande impatto nel Primavera 1.
All'interno della rosa presente anche qualche gregario che può tornare sempre utile nelle dinamiche di una stagione che include tante sfide e momenti differenti. Una squadra non può avere proprio 27 talenti di rilievo su 27.

Di questa Roma colpisce, soprattutto, come in campo ci siano tanti giocatori in grado di prendersi la scena, ma nessuno cerca di fare la "prima donna", anteponendo il proprio gioco a quello del collettivo. Di conseguenza, si riesce gustare una Roma piacevole da osservare, perché praticamente quasi tutti i singoli hanno la giocata per determinare, ma anche l'intelligenza calcistica per comprendere la scelta più funzionale per la dinamica collettiva.
Così si può mettere tanto talento in campo, contemporaneamente.
Sembra di vedere un A-Team di talenti, tutti per uno e uno per tutti.
Questo patrimonio interno dovrà produrre frutti importanti, le premesse ci sono tutte.

#Roma #Primavera #Football #Youth

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Non un singolo, ma un collettivo di talenti Viene difficile evidenziare "solo" un singolo ragazzo in questa Roma Primavera di inizio stagione, perché raramente si è visto un livello medio così alto nell'organico giallorosso. Praticamente quasi tutta la titolare Primavera è composta da nazionali che rappresentano profili di rilievo anche in campo internazionale, dove non fanno le comparse, anzi. Ma pure negli attuali cambi la Roma ha profili di ottima caratura, anche altri nazionali, che potranno mettere in difficoltà il mister, nel corso della stagione. C'è potenziale. Inoltre dovrà rientrare un altro pezzo pregiato come Bah, che l'anno scorso ebbe un grande impatto nel Primavera 1. All'interno della rosa presente anche qualche gregario che può tornare sempre utile nelle dinamiche di una stagione che include tante sfide e momenti differenti. Una squadra non può avere proprio 27 talenti di rilievo su 27. Di questa Roma colpisce, soprattutto, come in campo ci siano tanti giocatori in grado di prendersi la scena, ma nessuno cerca di fare la "prima donna", anteponendo il proprio gioco a quello del collettivo. Di conseguenza, si riesce gustare una Roma piacevole da osservare, perché praticamente quasi tutti i singoli hanno la giocata per determinare, ma anche l'intelligenza calcistica per comprendere la scelta più funzionale per la dinamica collettiva. Così si può mettere tanto talento in campo, contemporaneamente. Sembra di vedere un A-Team di talenti, tutti per uno e uno per tutti. Questo patrimonio interno dovrà produrre frutti importanti, le premesse ci sono tutte. #Roma #Primavera #Football #Youth

2 settimane ago

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7/9

Derby: AS ROMA

Vince la Roma, con merito e qualche pericolo finale. Il gruppo giallorosso di mister Falsini schiaccia la Lazio per i primi 50 minuti, ma poi rimane in 10 e si trova a dover battagliare fino alla fine. Ringraziando anche un prodigioso Marin, provvidenziale su Sulejmani nel finale.
Il doppio vantaggio firmato, nel primo tempo, da Misitano (su assist di Mannini) e Romano con un gran tiro da fuori, viene dimezzato dal gol di Balde, nel secondo tempo.
Con il successo di oggi la Roma fa 4 su 4, in questo avvio di stagione

Leggi la news completa su www.romayouth.
https://www.romayouth.it/2024/09/16/lazio-roma-primavera-le-formazioni-ufficiali/

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Derby: AS ROMA Vince la Roma, con merito e qualche pericolo finale. Il gruppo giallorosso di mister Falsini schiaccia la Lazio per i primi 50 minuti, ma poi rimane in 10 e si trova a dover battagliare fino alla fine. Ringraziando anche un prodigioso Marin, provvidenziale su Sulejmani nel finale. Il doppio vantaggio firmato, nel primo tempo, da Misitano (su assist di Mannini) e Romano con un gran tiro da fuori, viene dimezzato dal gol di Balde, nel secondo tempo. Con il successo di oggi la Roma fa 4 su 4, in questo avvio di stagione Leggi la news completa su www.romayouth. https://www.romayouth.it/2024/09/16/lazio-roma-primavera-le-formazioni-ufficiali/

2 settimane ago

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8/9