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Giudizi Roma-Lecce Coppa Italia Primavera
Jovanovic
Anche oggi compie qualche buona parata, ma poi in interventi decisivi risulta un po’ troppo insicuro. In particolare nel vantaggio del Lecce lascia il pallone lì per il tap-in facile di Bertolucci. Da migliorare il gioco con i piedi.
Sangarè
Gestione difficile da comprendere da parte della Roma, che praticamente tiene un classe 2007 quasi completamente inattivo a livello di ritmo gara per poi schierarlo raramente con un gruppo con cui neanche si allena nella quotidianità. Come sfasciare un investimento, su cui già c’era qualche dubbio. Mostra qualche qualità, un po’ di atletismo e buona tecnica, ma manca lo spunto per creare con facilità superiorità numerica.
Seck
Conferma di essere un’ottima risorsa di questa rosa: quando viene chiamato in causa risponde presente. L’atletismo gli consente di difendere con buona efficacia, provando anche a proporsi in avanti. Nella costruzione forse può un po’ migliorare, soprattutto nella comparazione con dei colleghi di reparto che costruiscono con più naturalezza e precisione.
Reale – punteggio 26/30 (top three)
Giocatore che tende sempre più a elevarsi rispetto al contesto. Il ruolo di difensore centrale sembra, ormai, calzargli a pennello. Ha struttura, atletismo, personalità e sta crescendo sia nelle letture che nella gestione del pallone. Compie diversi ottimi interventi puliti, con lucidità e mestiere. Inoltre, trova ottime linee di passaggio, mettendo in mostra pure cambi di campo produttivi, per dare ariosità al gioco. Gli errori gratuiti sono sempre più rari, si vede proprio più convinzione in quello che fa. Anche la mentalità è quella giusta. Bravo Reale.
Litti
A livello atletico sicuramente bene, ha gamba e quando parte in velocità mostra la sua qualità principale. Deve migliorare nel mantenere la qualità quando sgasa. Spesso risulta un po’ troppo impreciso per incidere.
Bah – punteggio 24.5/30 (top three)
Dopo tanti mesi difficili per la rottura del crociato, finalmente Bah torna a gioire con un gol che sembra chiudere definitivamente quel doloroso capitolo: al 19′, su punizione di Marazzotti, trova lo stacco aereo vincente che sblocca la gara e porta avanti la Roma. Conferma tempi di inserimento e buona confidenza con il gol. Ovviamente non ha ancora 90 minuti a buon ritmo nelle gambe, ma nella prima frazione risulta dinamico e produttivo in diverse situazioni di gioco. In questo suo rientro in campo in Primavera spazio agli aspetti positivi, il suo recupero è sicuramente un’ottima notizia.
Di Nunzio – punteggio 23.5/30 (top three)
Ritorna in campo, dopo il turno di riposo contro il Verona. La squadra, in particolare nel primo tempo, gira decisamente bene. C’è ottimo palleggio, con fluidità e rapidità, e anche a livello di equilibrio i meccanismi sono attivi. La sua presenza in campo si sente in modo tangibile. Piccola annotazione importante per il futuro, nel primo tempo gli capita una ghiottissima occasione per andare al tiro, con il piede forte, avendo lo specchio quasi spalancato da ottima posizione, ma si avverte proprio un po’ di paura, con la conseguente scelta di scaricare la responsabilità di “esporsi” a un compagno, perdendo completamente il tempo per la battuta a rete, che poteva anche valere il raddoppio. Questi sono particolari, ma molto importanti. Di Nunzio sta dimostrando di avere un bel bagaglio, di saper gestire e muovere i fili di una squadra. Serve meno timore in circostanze del genere, più coraggio in fase propositiva. Il calcio dei grandi non accetterà esitazioni.
Marazzotti
Si sta confermando positivamente nell’incidere sulle palle inattive, dove mette in mezzo ottimi palloni. Dopo il gol di Levak, oggi dal suo piede nasce la traiettoria che porta al gol Bah. Anche per il resto le considerazioni rimangono simili, deve riuscire a incidere di più in zona gol come mezz’ala offensiva e deve reggere meglio qualche duello che per un centrocampista diventa determinante. La generosità nella fase difensiva c’è, serve un po’ più efficacia nei duelli, tenendo conto che è anche un 2005.
Coletta
Non riesce a farsi vedere molto, ogni tanto magari si fa apprezzare per qualche ripiegamento difensivo, dove conferma la sua generosità, però mancano un po’ di giocate offensive incisive.
Zefi
Sembra sempre poter creare tanti pericoli, ma per quanto sicuramente sia cresciuto nelle scelte di gioco, oggi funziona a metà. In qualche circostanza esagera nel voler saltare troppi avversari, che poi lo fermano, e nel tentare giocate in spazi che non ci sono. Vivace ma può fare di più, ragionando anche di più.
Mlakar
Dispiace per il ragazzo che magari è anche un po’ abbacchiato per il poco spazio, ma non riesce proprio a reggere questo livello. Si conferma la sensazione che sia un po’ un fantasma in campo. In area ha qualche abilità per provare a farsi sentire in zona gol, ma ora non è neanche in un buon momento sotto quell’aspetto. Fuori dall’area gli mancano delle abilità per poter incidere e alla Roma, spesso, un centravanti deve essere più completo per partecipare a un gioco generalmente qualitativo, altrimenti è un corpo estraneo.
Subentrati
Romano
Deve ritrovare la condizione fisica, forse bisognava reinserirlo in modo differente. Dopo mesi di stop, di botto disputa 90 minuti contro il Verona, appena rientrato, e oggi entra in un momento particolarmente caldo della gara. Risulta scarico a livello di intensità, già non è un giocatore dinamico per natura. Praticamente appena entrato il Lecce gli scippa palla e trova il gol del vantaggio. Il piede pregiato si intravede sempre, sfiora anche il gol, sicuramente tornerà a far vedere il suo talento, ma ora ha bisogno di tempo.
Misitano
Questa squadra non può rinunciare al suo numero 9, forse se fosse partito dall’inizio, nel primo tempo, quando la Roma ha prodotto tantissimo gioco, Misitano avrebbe finalizzato più di Mlakar. Nel suo ingresso a gara in corso non riesce a incidere e forse la coppia con Mlakar non è fatta neanche per funzionare.
Cama
Sempre buono il suo atteggiamento. Entra con grinta, non si risparmia nei duelli e si prende delle responsabilità anche al tiro. Ingresso positivo.
Sugamele
Bene. Oggi, rispetto all’ingresso contro la Sampdoria, tira fuori più coraggio nel mettere in mostra il suo bel potenziale. Se prosegue in questa direzione, prendendo anche più confidenza con i ritmi e le richieste della categoria, potrà avere sempre più spazio. La sua tecnica in velocità può essere una grande risorsa. Bisogna continuare così, con personalità.
Della Rocca
Il duello fisico perso nel finale, quando lui era in possesso e invece il Lecce con una spallata è ripartito sfiorando il gol, rappresenta il punto cruciale su cui lavorare, soprattutto in ottica calcio dei grandi. Come scritto anche nella gara precedente.