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Giudizi Inter-Roma Primavera

Giudizi Inter-Roma Primavera

Marin

Viene chiamato in causa poche volte, ma trasmette, comunque, ottima sicurezza, come d’abitudine. L’arbitro fischia rigore per un suo fallo che sembra veramente ai limiti dell’invisibile. Bravo Marin nel respingere il rigore di Berenbruch, ma il numero 7 nerazzurro realizza sulla respinta.

Nardin

Viene da un periodo piuttosto lungo di stop per infortunio. Rientra in campo nell’insolita posizione di terzino destro, per diverse assenze nel ruolo. Da apprezzare l’applicazione e la buona solidità, chiaramente non è nella sua comfort zone per incidere. Un po’ leggibile il cambio di gioco che l’Inter intercetta per ripartire e conquistare rigore, trovando una Roma scoperta. In generale ottimo recupero per l’organico giallorosso.

Mirra

Una grossa differenza tra Roma e Inter in questa gara riguarda proprio i difensori centrali: molto vulnerabili i nerazzurri; atletici, maestosi e tecnici i giallorossi. Mirra si conferma su livelli importanti, tirando fuori una prestazione da centrale ormai di spessore per la categoria. E anche con futuribilità. Meno appariscente di Reale, ma pulito e attento. Bisogna proseguire così, senza staccare la spina.

Reale – punteggio 27.5/30 (top three)

Presente e futuro. Reale è un profilo che conferma di avere i mezzi per affermarsi. Ed è sempre maggiore la sensazione che, per quanto duttile, al centro possa ulteriormente valorizzare le sue abilità. Divora letteralmente gli avversari, attraverso atletismo e ottime letture. Anche con la palla mostra buona personalità in costruzione e qualche intuizione interessante, però, in ottica calcio dei grandi, sarà importante ridurre quasi a 0 gli errori gratuiti. In una circostanza, in particolare, su passaggio rischioso di Marin, consegna palla ai nerazzurri, poi è bravo a rimediare lui stesso. Ma è chiaro come, a prescindere dagli episodi, si sia di fronte a un atleta su cui puntare per il calcio moderno. Identificare Calafiori come modello è ormai scontato e ripetitivo, ma rappresenta sicuramente un riferimento coerente con la tipologia di giocatore che si sta formando.

Cama – punteggio 26.5/30 (top three)

Decisamente la sua miglior prestazione stagionale in categoria, tenendo conto anche del valore degli avversari. Con una fascia destra più bloccata per caratteristiche, era assolutamente necessaria una spinta maggiore sulla sinistra. Cama spinge bene e con qualità, prima mette il traversone da cui nasce il vantaggio giallorosso di Coletta e poi si incunea in area, con un tiro, che genera il tap-in vincente di Misitano. Dentro la sua prova anche tanti scambi rapidi di qualità, come nell’azione in cui Zefi si guadagna il rigore. Pure nei duelli, nonostante la fisicità non dominante, si mostra un osso duro, decisamente difficile da superare. Livello di attenzione molto alto. Complimenti.

Levak

Splendida notizia aver, ormai, riscoperto una “carta” preziosa da giocarsi come Sergej Levak. Per caratteristiche, nella titolare, per avere differenti abilità, mancava proprio un elemento molto strutturato tra centrocampo e sottopunta: Levak con la sua fisicità dominante e l’ottima tecnica sta dando un’ulteriore quid in più a questa Roma. Perentorio il suo stacco di testa che vale il raddoppio. Ogni tanto si ha l’impressione che possa alzare un po’ i ritmi, ma con il suo passo più cadenzato, quando è brillante, riesce quasi sempre a farsi valere, grazie anche alle buone abilità con il pallone tra i piedi. Va in protezione con il fisico e la gestisce bene.

Di Nunzio

Preziosissimo come sempre, nel fare tanto lavoro sporco, con la giusta dose di intelligenza e qualità. Forse a livello fisico patisce un po’ di più lo scontro contro avversari di livello, quasi tutti più grandi età. Si avverte maggiore sforzo. Ma comunque riesce a disputare una gran bella prova. Rimane la sensazione che un filo di coraggio in più, con la palla tra i piedi, possa ulteriormente lanciarlo in prospettiva. Ma c’è tempo. Intanto bene così. In questa gara la Roma non fa tantissimo palleggio a centrocampo, tende più a chiudersi con grande organizzazione per poi ripartire in velocità, attraverso scambi rapidi di grande qualità.

Marazzotti

Come sempre elemento funzionale alle dinamiche collettive di una squadra a cui piace giocare palla a terra, in velocità, e Marazzotti sa farlo. Serve un suo acuto, anche proprio per dargli ulteriore fiducia come altro elemento che può lasciare il segno sul fronte offensivo. Sbloccarsi su azione nel 2025 può e deve essere sicuramente un obiettivo, anche per dare un ulteriore boost a questa Roma. Quel suo mancino velenoso deve riaccendersi.

Coletta – punteggio 27.5/30 (top three)

Sblocca con un suo gol la finale scudetto U16 vinta, sblocca con un suo gol la semifinale dell’Europeo U17 vinta, sblocca con un suo gol la finale dell’Europeo U17 vinta, sblocca con un suo gol il big match Primavera 1 vinto. Si potrebbero citare diversi esempi di big match in cui incide. Risulta, ormai, troppo evidente che Coletta abbia un’innegabile predisposizione a imprimere il proprio marchio in successi di valore. Come se avesse un’aura diversa. Probabilmente SpettaColetta è un soprannome da rivedere. Coletta non fa spettacolo (nel senso più circense del termine), piuttosto è una solida realtà che mette al centro del suo bagaglio efficacia, intelligenza, opportunismo letale e spirito di sacrificio, tenendo sempre alta l’asticella della qualità. Colpisce la sua capacità di rimanere pienamente aderente alla gara, risultando sempre un valore per le esigenze della squadra, con e senza palla, aspetto assolutamente non comune per i giocatori offensivi.

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Zefi

Capace di giocate di altissima caratura, come anche di sbagliare passaggi banali o tiri dal limite piuttosto semplici. Quando si accende offre spettacolo, nel secondo gol si fa beffe di Aidoo e mette una splendida palla per il colpo di testa di Levak. Poi nel quarto gol sale in cattedra liberandosi benissimo di un paio di avversari per poi scambiare ed entrare in area, lì Re Cecconi lo atterra. Dal dischetto calcia in modo imparabile e si toglie anche la soddisfazione di segnare alla sua vecchia Inter. Zefi rappresenta un elemento fondamentale per dare impulsi di imprevedibilità a questa Roma. In ottica calcio dei grandi dovrà ulteriormente limare il fatto di accendersi e spegnersi.

Misitano

Ormai solida certezza, che si conferma su ottimi livelli. Entra in numerose azioni, in avvio è quasi fin troppo generoso in alcune circostanze. Ma è vivo, estremamente presente e ciò arricchisce le manovre della squadra. Su cross di Cama, trova una deviazione di testa che favorisce Coletta nel portare avanti la Roma. Poi trova anche l’ennesimo gol della sua stagione, infilando in porta il tiro di Cama, respinto da Calligaris. Un finale di 2024 veramente importante.

Subentrati

Della Rocca e Mlakar

Poco più di 10 minuti in cui risulta difficile esprimere un giudizio fondato

Sugamele e Arduini

Ultimissimi minuti per i 2 2007, ottima soddisfazione entrare in una gara del genere. Per Arduini si tratta anche dell’esordio assoluto in categoria.

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