Ranking
Vengono pubblicati i 3 punteggi più alti dati all’interno di questa gara, tenendo conto non solo della resa sul campo ma anche delle qualità che definiscono un profilo interessante. Per tutti è previsto un sintetico commento alla prestazione.
I parametri: incisività (performance) da 0 a 5, futuribilità da 0 a 5, qualità tecniche (pasta qualitativa) da 0 a 5, qualità fisiche da 0 a 5, intensità da 0 a 5 e capacità di uscire dalla giocata standard da 0 a 5. Poi in base all’anno di nascita penalità -1 per chi è classe 2005, quindi più grande. Penalità 0 per i classe 2006 e bonus +1 per i classe 2007, i più giovani.
De Marzi
Conferma il suo processo di crescita in categoria. Risulta, tendenzialmente, più sicuro nell’ordinaria amministrazione e nella ripresa compie un paio di interventi degni di nota: prima chiude benissimo lo specchio, in uscita, a Liberali e poi respinge, prontamente, un tiro di Bonomi.
Mannini
Garanzia assoluta per la categoria. Nel primo tempo offre qualche break offensivo di rilievo e fino all’ultimo secondo lotta su tanti palloni. Intensità e intelligenza da 10 e lode. Dopo ormai parecchie gare in categoria, si avverte sempre più l’esigenza di vederlo in un contesto superiore. In ogni caso, da ragazzo in gamba, mette sempre il massimo dell’applicazione in ogni gara Primavera. Bravo.
Mirra – punteggio 27/30 (top three)
Si sta imponendo un gran profilo. Se un difensore centrale dovesse andare da “Babbo Natale” a chiedere delle qualità naturali, dovrebbe chiedere la sua fisicità, alto e slanciato, sviluppata nel tempo, e la sua qualità con la palla tra i piedi. Di testa è imperioso, in progressione conduce palla con grande eleganza, in costruzione può trovare linee di passaggio rare per un centrale. Il suo atletismo risulta un fattore anche nel gol del vantaggio, quando in allungo arriva sul traversone di Marazzotti, mettendo un cioccolatino per la rete di Misitano. Bisogna continuare così, mettendo come focus dei miglioramenti soprattutto la dimensione più da marcatore ruvido. Sulla carta può non avere limiti.
Seck – punteggio 26/30 (top three)
Il pacchetto dei 4 centrali di questa Primavera sembra essere il migliore degli ultimi 15 anni vivaio Roma. Anche Seck, come Mirra, è un profilo che può avere prospettiva importante e margine. La prova contro il Milan testimonia il suo elevato potenziale. Risulta atletico e aggressivo al punto giusto nel non dare respiro agli attaccanti avversari. Gioca più sul rischio e sull’anticipo, ogni tanto può esserci qualche brivido, ma in questa gara risulta assolutamente efficace. Provvidenziale anche in un salvataggio sulla linea. Molto bene.
Reale
Bella la sfida tra 2 terzini 2006 strutturati come lui e Bakoune, recentemente anche compagni, sottoetà in U20. Reale vince la sfida, soprattutto, sul lato difensivo dove disputa una prestazione piuttosto solida, contro dei clienti scomodi. Nella proposta offensiva deve risultare un po’ più preciso a livello qualitativo e di scelte, sia in conduzione che in impostazione. Il suo potenziale fisico è da Serie A, in prospettiva, ma diventa determinante migliorare nella pulizia tecnica, riducendo gli errori gratuiti.
Coletta
Gli interni sono qualitativi ma non si risparmiano in termini di impegno. La gara di Coletta è fatta di tanta generosità, con qualche sussulto offensivo. Impreziosisce la sua prova mettendo a referto l’assist per la doppietta di Misitano, con un servizio in profondità.
Di Nunzio – punteggio 25/30 (top three)
Nei primi minuti risulta un po’ più impreciso, con tentativi di lancio respinti e l’intensità che si tramuta in qualche fallo di troppo. Ma nell’arco della gara torna a splendere come nel match contro il Genoa: onnipresente e, sorprendentemente, indemoniato in tantissimi duelli. Si sta scoprendo un nuovo Di Nunzio, meno da mocassini ma più futuribile. Il suo lavoro al servizio della squadra è enormemente prezioso. Non è un caso che mister Falsini non lo stia più togliendo dal campo. Soprattutto nel secondo tempo mette in serie 2/3 recuperi da giocatore che risulta veramente un grande valore per la squadra. Nel tempo un tema chiave sarà tenere quest’intensità, alzando ulteriormente l’incisività nella metà campo offensiva, in termini, magari di passaggi chiave o tiri dalla distanza ben fatti. La qualità non gli manca.
Marazzotti
Altra conferma di come il ruolo di mezz’ala calzi meglio con le sue caratteristiche, almeno nel contesto giovanile. Sempre partecipativo e dinamico, con buona qualità. Entra nell’azione del primo gol giallorosso, mettendo il traversone in cui Mirra serve Misitano. Funzionalità ritrovata. Ora serve ritrovare confidenza con la rete e incisività.
Graziani
Galleggia tra le linee, mettendo la sua qualità al servizio della squadra. Non trova grossi sussulti, ma rimane una pedina importante in questo roster. Sigla il gol del raddoppio, ribadendo in rete il suo rigore respinto dal portiere Longoni. Ottavo centro stagionale in 10 apparizioni. Numeri che possono ulteriormente accendere i riflettori in vista del suo salto nel calcio dei grandi.
Zefi
Come per De Marzi, risulta particolarmente evidente il suo salto di qualità rispetto a inizio stagione. Prima si vedeva un attaccante troppo portato alla giocata individuale poco ragionata e produttiva. Ora Zefi risulta decisamente più inserito nelle dinamiche collettive, riuscendo a dare valore al suo bagaglio costituito soprattutto da imprevedibilità e dribbling. L’attacco giallorosso ha acquisito innegabili benefici. Ora gli manca solo il gol. Bravo.
Misitano
Nella precedente gara era apparso un filo spento, anche come atteggiamento. Le parole post partita di mister Falsini sembrano confermare questa sensazione. Misitano, da 2005 con più esperienza degli altri, ha un bagaglio per stare ai vertici della classifica cannonieri di questo campionato. Deve esprimere il massimo delle sue possibilità, soprattutto per lui. Replicando magari lo score di Satriano, nella mezza stagione da fuoriquota. Con il Milan Misitano sigla il vantaggio, si procura il rigore del raddoppio e realizza anche il tris con un potente destro. Avanti così.
Subentrati
Levak
Deve ritrovare un po’ lo smalto dei giorni migliori. Probabilmente un profilo con questa mole fisica risente un po’ di più del minutaggio ridotto, perdendo brillantezza.
Mlakar
Deve migliorare. Anche in questo breve spezzone, in campo, si sente la differenza rispetto a Misitano. Pur essendo fresco, fatica a fare reparto e a costituire una presenza in avanti.
Della Rocca, Ivkovic e Marchetti
Ultimi minuti in cui non è possibile esprimere un giudizio fondato.