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Le prestazioni della finale Roma-Empoli U17

Le prestazioni della finale Roma-Empoli U17

De Marzi: poco sollecitato, per gran parte del match, grazie a una Roma quasi sempre proiettata in avanti. Nel finale incassa il gol di Rossetti che gli toglie il clean sheet ma si fa trovare pronto sul tentativo di Campaniello.

Marchetti: oggi aveva di fronte Lauricella, uno degli avversari più scomodi della categoria per gamba e spinta, oltre a essere un nazionale. Quindi il terzino giallorosso si dedica maggiormente alla fase di contenimento e disputa una prestazione decisamente attenta e preziosa.

Nardin: Dominante in tante circostanze e anche con personalità nel proporsi in avanti. Viene scalfito solo da Rossetti che lo anticipa di testa nel gol azzurro, ma poi si riprende e prosegue sul suo standard.

Terlizzi: Oggi riesce ancor più a far valere la sua fisicità e a limitare un attacco toscano che, tolto Popov, soffre fisicamente. La coppia difensiva con Nardin ha lavorato bene in tutta questa fase finale.

Cama: Quando si accende mette sempre in mostra il suo ottimo motorino che favorisce alcune avanzate giallorosse. Attento anche in un paio di ottime chiusure.

Panico: Preziosa fisicità a centrocampo abbinata anche a qualità tecniche, brilla soprattutto per una grandissima cavalcata nel finale che ha messo Morucci a tu per tu con Versari.

Di Nunzio: Contro la Juve aveva patito un po’ troppo l’atletismo del centrocampo bianconero; oggi, invece, contro un Empoli meno fisico tira fuori il meglio del suo repertorio con una prestazione da regista di altissima qualità. Nel primo tempo spalanca due volte la porta, prima a Sugamele e poi a Belmonte che ha realizzato. Un po’ più incisivo anche in qualche duello. Finale da pittore di classe!

Arduini: Mille polmoni, corre e sgomita a centrocampo sempre alla ricerca di palloni da recuperare. Massimo esempio quando nel primo tempo recupera palla su Bagordo e si invola in area, atterrato da Huqi. In quell’occasione arriva il penalty del raddoppio. Nella ripresa continua imperterrito a lavorare per la squadra. Stoico! Meraviglioso!

Coletta: Una fasciatura in queste ultime gare fa intuire la sua condizione non ottimale, ma quando prende palla spesso regala qualche giocata pregevole che infiamma il match e dona imprevedibilità. Acuti di qualità, acuti da SpettaColetta.

Belmonte: incisivo in un match di cartello dove mette a referto prima il vantaggio su una grande palla di Di Nunzio e poi è freddo dagli 11 metri dove spiazza Versari, mandando la Roma avanti di 2. Scrive a chiare lettere la sua firma in questa finale.

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Sugamele: Partita strepitosa fuori dall’area dove la sua tecnica in velocità gli permette di mettere in mostra sgroppate e giocate di qualità come il gran tiro dalla distanza che si schianta sul palo. In area palesa quello step che deve ancora fare, se l’obiettivo è diventare un numero 9. Ma, nella ripresa, riesce a coronare la bella prestazione con il sigillo del 3-0, su ottimo assist di Morucci. Grandissimo potenziale! Deve crederci!

Subentrati

Morucci: Ottimo ingresso, incisivo, che dona forza fresche e gamba per gli ultimi 30 minuti di gara. Si fa vedere molto e mette a referto l’assist per il gol di Sugamele con una bella sgroppata sulla fascia destra. Gli capitano pure un paio di chance per segnare ma la prova rimane preziosa e generosa. Bene così.

Mister Falsini: terzo scudetto consecutivo, grandissimo traguardo. Ma ciò che risalta ancor più è la coerenza nel lavoro che porta a trarre i frutti nel momento decisivo della stagione. Anche con i 2006 la regular season non fu brillantissima ma, come si dice, i cavalli vincenti si vedono al traguardo e mister Falsini riesce a vincere mettendo al centro anche l’aspetto più importante in un vivaio del genere, ovvero la valorizzazione del grande patrimonio tecnico che la Roma mette a disposizione. Sì, si può dire: la panchina della Roma Primavera deve essere sua.

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